“Il locale più antico di Manciano”
Ubicato in pieno centro storico, questo locale – “Il più antico della zona” – mantiene, nel rispetto della tradizione, l’aspetto caratteristico e l’atmosfera della vecchia trattoria. Due sale ben curate per deliziare gli ospiti, ambiente rustico…
“CUCINA SEMPLICE E ATTENZIONE AI PRODOTTI LOCALI”
Il centro di Manciano si trova in cima ad una collina che si affaccia da un lato sulla valle del fiume Albegna e dall’altro lato sull’area delle città del tufo, alla cui sommità c’è il Cassero Senese oggi sede del Comune. Dopo una passeggiata nel centro storico di questo borgo, caratterizzato da molti sali e scendi, arriverà puntuale quel languorino che vi farà apprezzare ancora di più i sapori della cucina di queste parti. Gli abitanti del posto e i frequentatori abituali del paese sanno bene che, chi viene qui per la prima volta, non può andarsene senza prima aver assaggiato le squisitezze della Trattoria da Paolino. Appena entrati vi renderete subito conto di essere capitati nel posto giusto per assaporare il meglio della cucina locale, semplice e gustosa, con particolare attenzione ai prodotti tipici della zona.
“DALLA FINESTRA DELLA SALA SI PUO’ VEDERE IL MARE”
Nonostante si trovi in pieno centro storico, questa trattoria – “La più antica di Manciano” è facilmente raggiungibile e non ci sono problemi di parcheggio. Il locale nel rispetto della tradizione, mantiene l’aspetto caratteristico e l’atmosfera della vecchia trattoria: due sale ben curate per deliziare gli ospiti, ambiente rustico molto accogliente, tavoli in legno, che d’estate vengono messi anche all’aperto. L’ambiente è molto familiare, i proprietari – Marino e Sabrina – molto gentili, il personale cordiale e disponibile. Ma ciò che fa la vera differenza è l’attenzione per il cliente, che farà sentire gli ospiti come a casa loro. Grazie anche alla posizione di Manciano – “la spia della Maremma” – dalla finestra di una delle due sale si può ammirare uno splendido panorama e nelle giornate limpide, si può vedere la costa dell’Argentario
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